L’evoluzione è un argomento che è stato solo sfiorato nel libro “Degustazione Razionale“. In questo articolo provo a fornire più elementi per comprendere il concetto.
Partiamo con un tentativo di fornire una definizione:
L’evoluzione è un fenomeno che si verifica durante la fumata e riguarda le capacità del sistema sensi-cervello di percepire i cambiamenti delle caratteristiche del sigaro.
Questo fa subito comprendere che l’evoluzione non è una caratteristica che riguarda prettamente il sigaro, cosa che risulta vera per tutto quello che accade in degustazione, sebbene il sigaro rappresenti una delle fonti dalle quali il cervello prende informazioni per rappresentarsi questo fenomeno. Detto questo si può indagare sui fattori che concorrono ed influenzano detto fenomeno.
Sigaro.
Qui ci sono le caratteristiche intrinseche delle foglie, poiché ogni momento della fumata riguarda la combustione di elementi diversi, che compongono le diverse sezioni delle foglie.
La disposizione delle foglie è fondamentale, poiché da questa dipende la combinazione degli elementi che nel progresso della fumata si vanno a bruciare. L’ultimo elemento è che il sigaro, durante la fumata, fa da filtro al fumo che si produce e questo porta a bruciare di volta in volta non solo le foglie ma quello che si chiama precipitato.
Fumatore.
Nel fumatore i processi sono decisamente complessi: si tocca la soglia di percezione (mentre si fuma se cambiano le caratteristiche cambiano le soglie di percezione delle stesse), il riconoscimento delle caratteristiche che cambiano durante la fumata ( occorre essere in grado di percepire il mutare di queste caratteristiche), la configurazione dei sensi, (ovvero del come il cervello cambia la configurazione dei sensi durante la fumata), l’elaborazione che il cervello fa delle suddette informazioni (pregiudizi e bias). La cosa più importante è che tutto quello che avviene fuori dalla visuale sensoriale del fumatore per lui non esiste, quindi se i cambiamenti avvengono su caratteristiche che lui non percepisce il fumatore vedrà il sigaro senza percepirne l’evoluzione. Questo implica che per comprendere l’evoluzione di un determinato prodotto bisogna conoscerlo molto bene.
Si comprende, quindi, che è un errore, come lo è in altre fasi della degustazione, considerare l’evoluzione come una caratteristica oggettiva, intrinseca del sigaro e il percepirla o meno è semplicemente un fatto che riguarda la capacità o l’incapacità del fumatore, a seconda che la veda o non la veda. Un po’ come il freddo che proviamo è una sensazione nostra, non una caratteristica dell’ambiente nel quale ci troviamo.
Ambiente.
Questo elemento è fondamentale perché l’ambiente, inteso sostanzialmente come umidità e temperatura, influiscono sulla combustione, ovvero sulle sostanze prodotte e quindi sulla composizione del fumo, e questo incide sulle caratteristiche della fumata e quindi anche dell’evoluzione. (Stesso discorso si potrebbe fare sullo stato di conservazione del sigaro e sulla tecnica di fumata).
In ambito della degustazione la valutazione è una caratteristica che è complicato far entrare come parametro di giudizio poiché molto dipende dal soggetto, più che dal sigaro e comunque si basa sugli altri parametri della degustazione. Giungere ad un livello di capacità tale da poter considerare in maniera agevole l’evoluzione tra i parametri di degustazione e sicuramente un qualcosa che appartiene ad una fase avanzata del cammino da degustatore.
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